FIS
- Intercontinental and OPA championship
Campionati intercontinentali e Opa di Fondo Under 23 Valdidentro 12/16 febbraio 2003 |
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22 – 23 FEBBRAIO 1982:
SERGIO FIORELLI RECORD NELLA 24 ORE.
UN’ INTERA COMUNITA’ PARTECIPO’ ALL’IMPRESA DI QUEST’ EROE. |
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342 km. e 296 metri in 24 ore, un anello di 2,2728 km., un solo uomo a percorrerli. Un record mondiale sugli sci, una lotta contro se stesso, battuto il primato di Ronkainen, sconfitte la fame e la fatica. Protagonista di quest’impresa che ha portato l’attenzione internazionale anche sulla pista “Viola” di Valdidentro Sergio Fiorelli, 29 anni, originario di San Martino Valmasino, che ha stabilito, nel 1982, la miglior prestazione mondiale di quell’epoca “viaggiando” per 24 ore a bordo dei propri sci ad una media di 14,26 km. orari. Il precedente record apparteneva al finlandese Ronkainen con 332,247 km. in 24 ore .Fiorelli ha migliorato anche il limite italiano che apparteneva a Corrai con 327,621 km. Ma ecco qualche altra cifra a testimonianza dell’incommensurabile valore di quella che è stata senza dubbio la giornata più partecipata di tutta la popolazione della Valdidentro: partenza alle ore 16 di lunedì 22 febbraio e in totale una sosta complessiva di due ore, un anello percorso 150 volte, una meta ambitissima, quella dei 350 km., purtroppo non raggiunta per una crisi che colpì l’atleta alle 10.15 di mattina e che gli costò un quarto d’ora di pausa forzata. E poi una temperatura media di – 7 gradi, il cambio di sci ogni tre ore, un anno di allenamento e il sostegno di oltre tremila persone. | ||
“…Lo ricordiamo con il volto illuminato, le braccia aperte al cielo (aveva appena superato il recedente record mondiale di km. 332,247)… Qualcuno si chiede come mai non si fermi…Gli rimangono ancora 40 minuti per arrivare al limite delle 24 ore, ma dalla vittoria trae linfa per iniziare una nuova battaglia, questa volta non più contro il campione nordico ma contro se stesso, neo primatista mondiale della 24 ore… Impossibile, dicevano gli esperti, tentare un’impresa di quel genere in condizioni tanto avverse… Gli sci sulla neve scorrono veloci e così i primi giri, poi arrivano le tenebre e il pubblico un po’ alla volta torna verso le proprie case, mentre i commenti si fanno scettici: persiste il cattivo tempo, meglio che si ritiri, ha la barba ghiacciata, continuando a spingere i piedi gli si congelano. Probabilmente quella notte il pubblico e gli appassionati del fondo avranno sognato di trovarsi sperduti nella steppa sugli sci, in cerca verso l’ignoto e nei momenti di sveglia il pensiero è andato al campione in gara, per il quale deve essere stato duro resistere al dolce richiamo del caldo letto familiare distante, per ironia della sorte, pochi metri…Conoscendo l’uomo non nutrivo dubbi sulla sua serietà professionale e le possibilità di riuscita; semmai qualche handicap veniva dalle condizioni avverse del tempo, l’atleta ha un fisico eccellente: il cuore è come quello di Coppi, 38 battiti al minuto, e il recupero alla fatica è veloce. Si tratta di un valligiano di poche parole, dalla calma rassicurante, dotato di una tenacia senza limiti e sorretto da un carattere forte come la roccia della sua terra di origine, la Valmasino …Ricordiamo i numerosi sportivi, grandi e piccoli, che con grande generosità hanno ripulito in continuazione i binari dalla bufera, fatica indispensabile per avere un tracciato veloce per il record… Il record di Sergio Firoelli è anche un successo del fondo in Alta Valle e per l’atleta l’ingresso nella leggenda.” | ||
Da un articolo di Fulvio Vanini che seguì Fiorelli: prima con gli sci ai piedi, poi a bordo pista. | ||